Il Governo sta verificando in queste ore la possibilità di differire il termine per il pagamento delle imposte sui redditi delle partite Iva.
Allo studio c’è l’ipotesi di rinviare la scadenza. attualmente fissata per il 30 giugno, per le attività economiche soggette agli ISA e al regime forfettario con un meccanismo in due tempi: rinvio fino al 20 luglio senza maggiorazioni; poi dal 21 al 31 luglio si potrà pagare con la maggiorazione classica dello 0,40%.
Una soluzione che consentirebbe di evitare lo “sconfinamento” ad agosto, mese in cui fino al 20 sono sospesi tutti gli adempimenti, scongiurando il veto contrario, per esigenze di cassa, della Ragioneria generale dello Stato.
Considerando i tempi parlamentari è molto probabile che la decisione sarà anticipata dall’ormai rodato “comunicato legge”.
La proposta di differimento è partita dagli ordini professionali in considerazione del fatto che, contrariamente a quanto affermato dall’Amministrazione Finanziaria, l’aggiornamento degli Indicatori Sintetici di Affidabilità Fiscale è stato pubblicato in ritardo.
Se a questo aggiungiamo tutte le scadenze previste per il 30 di questo mese (rottamazione compresa) ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio ingorgo di scadenze.