Da giovedì 8 giugno potranno essere presentate le istanze, come chiarito dal provvedimento n. 188347/2023 pubblicato poche ore fa dalle Entrate, per richiedere il bonus investimenti nel Mezzogiorno, nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e nelle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) per le spese sostenute nel 2023, ma solo per l’annualità in corso.
Infatti, la nuova istanza non contiene più i campi per le annualità precedenti (modalità inedita rispetto alle precedenti versioni).
Pertanto, ad esempio, le imprese che avevano programmato (e parzialmente realizzato) investimenti a cavallo tra il 2022 ed il 2023 dovranno presentare due istanze, con buona pace del concetto di “investimento iniziale”, da “tagliare” su due istanze ed “incollare”, con una descrizione ad hoc, in un unico progetto, su entrambe le istanze.
Anche le imprese che, nella precedente tornata, non sono riuscite a completare gli investimenti 2022 per ritardi nelle consegne dei beni “prenotati” già inseriti nel progetto comunicato alle Entrate, dovranno presentare due istanze, una per rettificare la precedente, in relazione agli investimenti realizzati solo parzialmente, l’altra per gli investimenti traslati al 2023.
Da notare che il precedente modello (investimenti fino al 2022), potrà essere utilizzato solo fino al 31 dicembre 2023.
Attenzione quindi a questi particolari “dettagli” non di poco conto.
Per il resto, non vi sono altre particolari modifiche rispetto alla precedente istanza.
La cosa importante, comunque, è che il modello sia stato reso disponibile, al fine di prenotare (con qualche complicazione) il credito d’imposta spettante.