Da quest’anno, in sede di approvazione del bilancio 2022, un piccolo esercito di società a responsabilità limitata sarà obbligato a nominare l’organo di controllo, avendo superato, per due anni consecutivi, uno dei tre limiti previsti dalla legge (4mln di fatturato/4mln di attivo patrimoniale/20 dipendenti in media).
Moltissime realtà di piccole dimensioni si troveranno, per la prima volta, ad intrattenere rapporti con soggetti incaricati del controllo legale dei conti, con quesiti posti da questi ultimi a cui tali imprese non erano mai state abituate a rispondere.
Da qui il cambio di passo in quanto, obbligo normativo a parte, tali piccole imprese avvertiranno l’esigenza di affinare i propri sistemi di gestione per meglio rappresentare i fatti aziendali, non solo dal punto di vista numerico o quantitativo, ma anche dal punto di vista qualitativo (art. 2086 c.c.).
Sarà opportuno introdurre in azienda un sistema orientato a prevenire (e misurare) i rischi, una sorta di auto-diagnosi, volta all’identificazione dei rischi e dei correttivi da apportare.
In principio potrà sembrare una forzatura, in quanto la resistenza al cambiamento è sempre forte, ma in seguito diverrà uno strumento indispensabile, in termini di competitività sul mercato.
Proviamo, per meglio comprenderne l’importanza, a scomporre gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili previsti dalla norma, partendo da quelli organizzativi, evidenziati nei seguenti steps:
● analisi dell’assetto societario e organizzativo;
● mappatura dei rischi;
● definizione del sistema di misurazione delle performance;
● valutazione e monitoraggio del modello di business adottato.
Passando agli assetti amministrativi e contabili, bisognerà prevedere, in aggiunta a quanto già indicato in precedenza, anche altri “strumenti” operativi a supporto delle scelte aziendali, in chiave prospettica.
Si partirà con budget previsionali economici e finanziari, con una proiezione ragionevole a 12 mesi, corroborati da informazioni reperite da fonti attendibili e verificate che effettuano studi e ricerche sulle evoluzioni socio-economiche e geo-politiche, per valutare costantemente la continuità aziendale.
In tal modo l’organo di controllo, sia nelle sue verifiche periodiche che nel fornire il proprio parere sul bilancio di esercizio, avrà a disposizione una serie di documenti ed informazioni indispensabili per operare secondo i principi ispiratori della revisione.
Sottolineiamo quindi l’importanza di dotarsi di tali adeguati assetti, al fine di consentire al revisore di poter operare con serenità, trovandosi di fronte ad un’azienda collaborativa ed all’avanguardia, con conseguente presa di beneficio sia interna che nei confronti dei propri stakeholders.