Come noto, la legge di Bilancio 2023 ha stabilito un’aliquota agevolata per la tassazione dei premi di risultato, pari al 5% in luogo del 10%.
Naturalmente non tutti possono invocare tale detassazione, stabilendo magari un premio extra per un dipendente e “vestirlo” da premio produttività detassato, in quanto è necessario un incremento di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione rispetto all’anno precedente, con risultati misurabili e verificabili sulla base di determinati criteri.
C’è anche da cogliere un’opportunità, legata alla conversione, in tutto o in parte, del premio di produttività (per volontà del dipendente), con prestazioni di welfare aziendale, non soggette a contribuzione INPS, diversamente dal premio di produttività in denaro, in particolare con benefit specificatamente individuati dalle norme fiscali, sempre che tale possibilità sia contemplata dalla contrattazione collettiva di secondo livello.
Una chance in più, sia in termini di pianificazione fiscale e contributiva che di fidelizzazione dei propri collaboratori, da non trascurare.

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