L’approvazione del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) da parte della Commissione Europea, supera le criticità attuative e si prospetta come un catalizzatore per sostenere la crescita economica attraverso riforme e investimenti più incisivi. Le Missioni del Piano passano da 6 a 7, con l’introduzione del nuovo capitolo REPowerEU.
Le riforme, cuore pulsante del PNRR e del processo di modernizzazione del Paese, salgono da 59 a 66. Cinque di queste nuove riforme sono dedicate al capitolo REPowerEU, abbracciando aree cruciali per il futuro sostenibile dell’Italia.
Spetterà ora al Consiglio Europeo l’approvazione definitiva del testo revisionato.
Le Nuove Riforme
Tra le riforme chiave, spiccano:
- Riordino degli Incentivi alle Imprese: obiettivo di razionalizzare e fornire strumenti semplici ed efficaci al settore produttivo.
- Coesione Orientata ai Risultati: estensione dell’approccio orientato ai risultati del PNRR alle politiche di sviluppo e coesione.
- Testo Unico per le Energie Rinnovabili: razionalizzazione e semplificazione del quadro normativo e autorizzativo.
- Riqualificazione dei Lavoratori: focus sull’innalzamento delle competenze in materia di efficientamento energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili.
- Riforma dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) dal 2026: una prospettiva innovativa per affrontare le sfide ambientali.
- Misure per Ridurre i Costi di Connessione alle Reti del Gas: incentivare gli impianti di produzione di biometano.
- Strumenti per le Imprese contro il Rischio Finanziario: riduzione del rischio legato all’acquisto di energia da fonti rinnovabili.
Investimenti Mirati
Il nuovo Piano prevede investimenti strategici per diversi settori chiave:
Imprese (oltre 12 miliardi di euro)
- Transizione 5.0 (6,3 miliardi di euro): previsti tre crediti d’imposta per spese sostenute tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 relative a:
– acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 (3,78 miliardi di euro);
– acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili, ad esclusione delle biomasse (1,89 miliardi di euro);
– spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde (630 milioni di euro).
- Supporto PMI per l’Autoproduzione di Energia (320 milioni di euro): sovvenzioni per l’acquisto di tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
- Sostenibilità e Competitività delle Filiere Strategiche (2,5 miliardi di euro): supporto allo sviluppo di filiere per un’economia a zero emissioni.
- Contratti di Filiera (2 miliardi di euro): finanziamento di contratti nei settori agroalimentare, pesca, e altro.
- Parco Agrisolare (850 milioni di euro): sostegno all’installazione di pannelli fotovoltaici nelle aziende agricole.
- Fondo Tematico BEI (Banca Europea per gli Investimenti) per il Turismo (308 milioni di euro): rafforzamento strutturale e competitività del settore turistico.
Reti e Infrastrutture (5,2 miliardi di euro)
- Rafforzamento Smart Grid (450 milioni di euro): miglioramento delle reti elettriche.
- Progetti di Interconnessione Elettrica (60 milioni di euro): sviluppo di progetti transfrontalieri.
- Elettrificazione delle Banchine Portuali (400 milioni di euro): incentivare l’uso di energia elettrica nei porti.
- Messa in Sicurezza degli Edifici Scolastici (921 milioni di euro): sicurezza e ampliamento delle strutture educative.
Famiglie, Giovani, Lavoro, e Salute
- Fondo per l’Efficientamento Energetico degli Edifici (1,381 miliardi di euro): per famiglie a basso reddito e giovani.
- Misure per il Lavoro (1 miliardo di euro): incremento delle risorse per favorire l’accesso al mercato del lavoro.
- Assistenza Domiciliare Integrata e Telemedicina (750 milioni di euro): strategie chiave per rafforzare l’approccio territoriale alla salute.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio Europeo, ci sarà bisogno comunque, nella maggior parte dei casi, dei decreti attuativi che dovranno disciplinare l’utilizzo di tali risorse, a cui si affiancheranno altri stanziamenti a sostegno (ulteriore) degli investimenti delle imprese, previsti nella Legge di bilancio per il 2024, attualmente in discussione parlamentare.
Autore: Luigi Romano