Il recentissimo Documento di economia e finanza 2023 (DEF) approvato dal Consiglio dei Ministri l’11 aprile scorso, contiene un focus relativo al contrasto all’omessa fatturazione, puntando ai settori più esposti.
Le azioni previste sono:
– applicazione sanzioni per mancata accettazione di pagamenti effettuati con carte di debito/credito attualmente in vigore;
– obbligo a carico degli operatori finanziari (Istituti di credito in primis) di trasmettere ad Agenzia delle Entrate i dati identificativi degli strumenti di pagamento elettronico messi a disposizione dei propri clienti, nonché l’importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate mediante gli stessi strumenti (POS);
– incrocio di tali dati con quelli di fatture elettroniche e corrispettivi per eventuali “discrepanze” tra quanto dichiarato e gli incassi annuali con POS e carte di credito.
Considerando che talvolta, quando si emette lo “scontrino”, si ignora del tutto la necessità (l’obbligo) di precisare la modalità di incasso, indicando gli incassi come “contanti” anche quando si tratta di POS, oggi può diventare un vero e proprio “faro-spia” in capo al contribuente.
Suggeriamo sin da subito di correggere tali (eventuali) comportamenti incoerenti con le disposizioni normative, posto che l’accertamento è, di fatto, dietro l’angolo.