La Nuova Sabatini è ormai da anni uno degli strumenti preferiti dalle piccole e medie imprese per finanziare investimenti in beni strumentali nuovi, software e tecnologie digitali.
L’agevolazione consiste in un finanziamento, per investimenti da 20.000 euro fino ad un massimo di 4 milioni di euro, con durata quinquennale, garantito fino all’80% dell’importo erogato dal Fondo di Garanzia PMI, con interessi che, grazie ad un contributo ministeriale, vengono sostanzialmente rimborsati, sia per gli investimenti “ordinari” che “4.0” o “green”.
Per il 2024 la legge di Bilancio ha stanziato altri 100 milioni di euro a valere su tale misura di agevolazione, per garantirne la continuità.
Nella Sabatini in versione “green” il fornitore però dovrà dichiarare, con apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che i beni rientrano in un progetto sostenibile e che sono provvisti di idonee certificazioni ambientali.
Nella Circolare direttoriale MIMIT n. 50031 dell’11 dicembre 2023, che modifica la precedente Circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823, si stabilisce inoltre che, ad eccezione dei settori dell’agricoltura, pesca ed acquacoltura, i beni agevolabili dovranno anche contribuire a precise finalità, nei limiti ed alle condizioni stabilite nel regolamento europeo GBER, quali la creazione di un nuovo stabilimento, l’ampliamento, la diversificazione della produzione o il cambiamento fondamentale del processo produttivo, così come avviene ad esempio per il credito d’imposta investimenti Sud/Zes.
Le domande di agevolazione devono essere compilate in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile nella sezione “Compilazione domanda di agevolazione” della piattaforma informatica dedicata alla misura, al seguente link https://benistrumentali.dgiai.gov.it/Imprese/Account/Login?ReturnUrl=%2FImprese%2F
Compilata la domanda, verrà assegnato un Codice Unico di Progetto che, ricordiamo, andrà riportato nelle fatture elettroniche sia di acconto che di saldo relative ai beni per i quali sono state ottenute le agevolazioni, unitamente al riferimento della norma di agevolazione “art. 2, c. 4, D.L. n. 69/2013” da indicare sulle medesime fatture.
Tornando alla domanda, la stessa andrà firmata digitalmente ed inviata a mezzo PEC all’indirizzo PEC della banca/intermediario finanziario a cui si richiede il finanziamento, da selezionare tra quelle aderenti all’iniziativa.
Fatto questo, si avvierà l’iter di riconoscimento dell’agevolazione, fino all’ottenimento del finanziamento, erogato dall’Istituto di Credito prescelto, realizzazione dell’investimento agevolabile ed al riconoscimento del contributo richiesto, fermo restando il rispetto dei requisiti imposti dalla norma, in precedenza evidenziati.
Autore: Luigi Romano