La legge di bilancio per il 2024 ha introdotto significative novità riguardo all’erogazione dei fringe benefits per i lavoratori del settore privato in Italia. Questi benefici, rappresentati da una serie di agevolazioni e vantaggi, sono soggetti a precise regole e limitazioni. In questo articolo, esploreremo le disposizioni chiave della legge e forniremo una prima guida su come i lavoratori possono beneficiare di tali vantaggi.

Limiti di Esenzione:

Secondo le nuove disposizioni, i lavoratori possono godere di fringe benefits fino a un massimo di 1.000€ non tassabili. Tuttavia, se il lavoratore ha figli a carico, il limite di esenzione può salire a 2.000€, ma è necessaria una richiesta scritta da parte del dipendente al datore di lavoro.

Il superamento di questi limiti, da monitorare in relazione a precedenti rapporti di lavoro nell’anno, può comportare conseguenze diverse a livello previdenziale e fiscale. Il datore di lavoro dovrà operare il conguaglio dei contributi solo sul valore dei fringe benefits da lui erogati ai fini previdenziali, mentre ai fini Irpef si procederà al conguaglio (recupero delle imposte) anche in relazione ai benefit non tassati dal precedente datore di lavoro.

Beneficiari e Modalità di Erogazione:

La Manovra 2024 amplia la platea dei beneficiari, includendo non solo i lavoratori dipendenti ma anche tirocinanti, collaboratori coordinati e continuativi (CO.CO.CO.) e amministratori e, in continuità col passato,  possono essere erogati da ogni datore di lavoro del settore privato su base volontaria e individuale, entro le competenze del mese di dicembre, con corresponsione entro il 12 gennaio dell’anno successivo.

Attenzione agli amministratori senza compenso: nella fattispecie viene meno la soglia di esenzione e gli stessi verrebbero sottoposti a tassazione, in quanto considerati come parte della retribuzione.

Benefici Considerati e Aggiunte per il 2024:

La norma elenca una serie di benefit, in aggiunta a quelli già previsti dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi, solo per il 2024, quali le spese sostenute per l’affitto della prima casa, interessi del mutuo per la prima casa e le utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Procedura di Rimborso per le Utenze:

Per quanto riguarda il rimborso delle utenze, la procedura richiede che siano intestate al lavoratore o ad altri componenti il nucleo familiare. Il lavoratore può presentare la bolletta al datore di lavoro, che erogherà l’importo in busta paga, o alternativamente, presentare un’autocertificazione dichiarando di possedere le fatture e di rispettare le condizioni specificate.

Autore: Luigi Romano

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