Come previsto dal decreto MEF del 28 aprile 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 maggio, anche le attività nate nel 2021 saranno escluse dagli Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale per il 2022, e, pertanto, non saranno assoggettabili ai risultati degli indicatori (ex studi di settore), dovendo limitarsi alla compilazione del modello ISA ai soli fini statistici.
Il Decreto in commento ha anche previsto, sempre per il 2022, specifici elementi correttivi straordinari per la generalità delle imprese, introdotti a causa degli eventi eccezionali verificatisi in tale anno, tra cui le tensioni geopolitiche relative al conflitto Russia-Ucraina, l’inflazione, l’innalzamento dei tassi di interesse e l’impennata dei costi energetici, eventi che ancora incidono pesantemente sulla redditività delle imprese e sulla capacità di spesa dei consumatori.
Grazie all’applicazione di tali correttivi al software di calcolo ISA, ribadiamo, straordinari, ci si potrà attendere un ”giudizio sull’affidabilità fiscale” più clemente.
Da ultimo sottolineiamo che non è stata prevista nessun’altra “nuova” causa di esclusione dagli ISA per il 2022, fermo restando quanto già evidenziato in precedenza.