In un nostro precedente intervento abbiamo avuto modo di commentare l’intenzione del Governo, nell’ambito della riforma fiscale, di strutturare un “accordo” con una vasta platea di contribuenti al fine di stabilire un reddito “su misura” su cui pagare le imposte, ritoccabile di biennio in biennio, favorendo la “compliance”.

Ed è da queste intenzioni che prende vita il Concordato Preventivo Biennale (CPB), con l’approvazione del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 febbraio 2024

Con questo contributo esamineremo in sintesi la procedura, gli effetti dell’accettazione della proposta, la comunicazione dei dati, i requisiti di ammissione, le cause di esclusione, i benefici, le circostanze eccezionali di uscita, la cessazione e la decadenza, nonché il rinnovo biennale del CPB.

PROCEDURA E EFFETTI DEL CPB IN SINTESI

La procedura del CPB è articolata in tre fasi principali:

  1. Comunicazione dei Dati:
    • L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione software per la comunicazione dei dati necessari.
    • I contribuenti trasmettono i dati entro il termine stabilito.
  2. Proposta di CPB:
    • L’Agenzia delle Entrate formula la proposta in base ai dati dichiarati, rispettando la capacità contributiva.
    • Il contribuente può accettare la proposta entro il termine per il versamento delle imposte.
  3. Effetti dell’Accettazione:
    • Il contribuente si impegna a dichiarare gli importi concordati per i due periodi d’imposta.
    • I redditi effettivi non sono rilevanti ai fini fiscali.
    • L’adesione non influisce sull’applicazione dell’IVA e sugli altri adempimenti fiscali ordinari.

COMUNICAZIONE DEI DATI E ELABORAZIONE DELLA PROPOSTA

Entro il 1° aprile di ogni anno (15 giugno 2024 e 15 aprile 2025 per il primo biennio), l’Agenzia delle Entrate fornisce il software per la comunicazione dei dati. L’elaborazione della proposta coinvolge dati del contribuente, informazioni disponibili all’Agenzia finanziaria e dati pubblici, nel rispetto del Regolamento GDPR sulla privacy. La proposta viene comunicata attraverso lo stesso software.

AMMISSIONE E CAUSE DI ESCLUSIONE

Il CPB è rivolto a “Soggetti Isa” e “Forfetari”. L’ammissione richiede che i soggetti Isa non abbiano debiti tributari o contributivi e gli eventuali debiti siano estinti o inferiori a Euro 5.000. Le cause di esclusione includono omissione della dichiarazione dei redditi, condanne per reati tributari, e altre violazioni specifiche.

ACCETTAZIONE DELLA PROPOSTA E ADEMPIMENTI

Il contribuente può aderire entro il termine per il versamento delle imposte o, per il primo anno, entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi. Gli adempimenti successivi includono versamenti, presentazione delle dichiarazioni e l’obbligo di dichiarare gli importi concordati.

BENEFICI DELL’ACCETTAZIONE

  1. Irrilevanza Fiscale e Contributiva:
    • Indipendentemente dai redditi effettivamente conseguiti, fermo restando il pagamento di quanto dovuto a seguito dell’accordo, non vi sarà alcuna rilevanza fiscale e contributiva, anche se i contributi previdenziali potranno comunque essere versati (facoltativamente) sull’effettivo reddito.
  2. Misure Premiali Isa:
    • Estensione delle misure premiali riservate finora ai contribuenti più affidabili.
  3. Limitazioni agli Accertamenti:
    • L’Amministrazione Finanziaria non può effettuare accertamenti presuntivi per i periodi d’imposta concordati, con limitazione anche per gli accertamenti sintetici, ma si badi bene che se dovessero emergere elementi, a seguito di una qualsiasi attività istruttoria svolta da Agenzia o dalla Guardia di Finanza, che comportano la decadenza dal concordato, tornerebbero in auge (potenzialmente) tutti i controlli fino a quel momento “sospesi” o inibiti.

DECADENZA DAL CPB

La decadenza avviene in caso di modifica dell’attività su cui è stato concordato il reddito ed in caso di violazioni significative o omissioni che hanno impedito una corretta quantificazione a monte dei redditi prospettici oggetto di concordato.

RINNOVO BIENNALE DEL CPB

Se persistono i requisiti, l’Agenzia delle Entrate può proporre un nuovo CPB per il biennio successivo, previa adesione del contribuente, quasi certamente al rialzo, magari con un occhio a quanto dichiarato nel precedente biennio a tassazione blindata.

In conclusione, per l’amministrazione finanziaria il CPB rappresenta un tentativo di semplificare gli obblighi fiscali, riducendo, a vantaggio del contribuente, la pressione (anche psicologica) degli adempimenti e, nel contempo, concentrare le proprie “attenzioni” con rinnovate e meno impegnate risorse, tra uomini e mezzi, verso i contribuenti che decideranno di non aderire, anche se, a ben vedere, non si palesano grandi, concreti benefici per coloro che vorranno aderire e da qui, probabilmente, lo scarso ricorso all’utilizzo di tale strumento.

Staremo a vedere.

Autore: Luigi Romano

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