Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di ieri 23.10.2023 ha approvato (in esame preliminare) due distinti decreti legislativi, per risolvere due importanti ed annosi problemi della macchina fiscale italiana: lo Statuto del contribuente, approvato 23 anni fa e sovente scavalcato da “norme in deroga” e la semplificazione degli adempimenti per i contribuenti.
Esaminiamo quest’ultimo argomento, abbastanza sensibile per i contribuenti italiani, proprio in relazione alla complessità del sistema fiscale italiano.
Il Decreto si concentra sulla semplificazione degli obblighi dichiarativi dei contribuenti, grazie anche alla mole di informazioni in possesso della Pubblica Amministrazione.
Le semplificazioni riguarderanno sia i modelli dichiarativi che i versamenti ad essi collegati, con una ulteriore spinta verso la generalizzazione delle dichiarazioni precompilate, messe a disposizione del contribuente, il quale potrà accettarne il contenuto o modificarlo in base ad altre informazioni in suo possesso.
Sul fronte versamenti, si punta all’armonizzazione degli stessi con scadenze più chiare ed uniformi.
Saranno introdotte anche più opzioni per il pagamento delle imposte, favorendo nuovi metodi di pagamento elettronico o alternative più flessibili per aiutare i contribuenti a gestire meglio i loro pagamenti.
Ampio spazio anche alla semplificazione dell’accesso ai servizi fiscali, prevalentemente da remoto, al fine di ridurre sempre di più la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici fiscali (Agenzia Entrate, Agenzia Riscossione, ecc.).
Previsto inoltre un importante ampliamento delle soglie relative all’obbligo del visto di conformità, così da consentire, ai contribuenti con punteggio ISA elevato, di compensare entro limiti più ampi i propri crediti fiscali senza dover ricorrere al professionista che apponga il proprio visto per “liberare” il credito.
Dulcis in fundo, la tanto auspicata sospensione degli avvisi bonari e delle lettere di compliance per i mesi di agosto e dicembre, eccezion fatta per i casi urgenti ed indifferibili, magari perché ad un passo dalla prescrizione.
Con questa modifica, che non rappresenta una sospensione dei termini per atti già ricevuti prima di agosto o dicembre, consentirà agli italiani di godersi le vacanze (estive e natalizie) senza vedersi recapitare angoscianti avvisi che finirebbero col rovinare un meritato periodo di relax.
L’obiettivo del Governo è, in sostanza, da un lato quello di creare le condizioni per un adempimento spontaneo da parte del contribuente, con la possibilità di pianificare i propri versamenti al Fisco (anche a rate e con mezzi diversi da quelli usati finora) senza essere onnipresente ed oppressivo e, dall’altro, spingere sempre di più verso la digitalizzazione degli adempimenti (si spera semplificati) e dei versamenti.
Staremo a vedere.
– L. Romano –