Il decreto Coesione, in bozza e in discussione nel Consiglio dei Ministri in queste ore, presentato dal ministro Raffaele Fitto e illustrato dal presidente del consiglio Giorgia Meloni prevede una serie di misure volte a favorire l’occupazione e lo sviluppo economico, in particolare nel Mezzogiorno.

  1. Bonus per l’assunzione di giovani: Le aziende che assumono giovani sotto i 35 anni e mai assunti stabilmente possono beneficiare di uno sgravio contributivo al 100%, fino a 500 euro al mese, per due anni. Questo sgravio può salire fino a 666 euro al mese se l’assunzione avviene in determinate regioni del Mezzogiorno.
  2. Bonus per l’assunzione di lavoratrici svantaggiate: Le aziende che assumono lavoratrici svantaggiate possono ottenere uno sgravio contributivo del 100%, fino a 666 euro al mese, per 24 mesi.
  3. Bonus per l’assunzione nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno: Le aziende che assumono lavoratori nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno possono beneficiare di uno sgravio contributivo del 100%, fino a 666 euro al mese, per 30 mesi.
  4. Pacchetto per favorire l’autoimprenditorialità:
    • Autoimpiego Centro Nord: Previsti finanziamenti fino a 30.000 euro (o 40.000 euro per beni digitali o risparmio energetico) per avviare attività imprenditoriali o libero-professionali. Il contributo a fondo perduto può coprire fino al 65% o al 60% della spesa.
    • Resto al Sud 2.0: In aggiunta al tradizionale Resto al Sud, a quanto pare rifinanziato, sono previsti voucher fino a 40.000 euro (o 50.000 euro per beni digitali o risparmio energetico) per avviare attività imprenditoriali nel Mezzogiorno e nelle aree del Centro colpite dal sisma. Il contributo a fondo perduto può coprire fino al 75% o al 70% della spesa. Previsto anche un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa fino a duecentomila euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al settanta per cento per l’avvio dell’attività (anche libero-professionali), aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e localizzate nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e 2016.
    • Incentivi per settori strategici: I giovani che avviano attività imprenditoriali in settori strategici possono beneficiare di uno sgravio contributivo del 100%, fino a 800 euro al mese, per tre anni.
  5. Esonero contributivo per grandi aziende in crisi: Le aziende con oltre mille dipendenti che assumono lavoratori a tempo indeterminato possono ottenere un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per 30 mesi. Questa misura si applica alle aziende che hanno in corso trattamenti di Cigs da almeno due anni nell’ambito di piani di politica attiva.

Tutte le misure sono soggette a determinate condizioni e limiti temporali, e sono finalizzate a sostenere l’occupazione e lo sviluppo economico nelle aree specificate.

Queste misure, se approvate, insieme al nuovo e potenziato credito d’imposta investimenti ZES, ai nastri di partenza, così come assicurato da fonti governative, costituiranno un volano per il Mezzogiorno che, inevitabilmente, favorirà lo sviluppo di tutte le aree del Paese.

In questi giorni ne sapremo di più.

Autore: Luigi Romano

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