Si innalzerà, dall’8% all’11%, la ritenuta che effettueranno banche e Poste Italiane in caso di “bonifici parlanti”, disposti dai contribuenti per beneficiare di determinati bonus fiscali, a decorrere dal 1° marzo 2024.
In aggiunta, a decorrere dal 1° aprile 2024, sarà esteso l’istituto della ritenuta a titolo di acconto anche alle provvigioni corrisposte a fronte di prestazioni di intermediazione effettuate nel settore assicurativo (agenti e broker), con aliquota pari al 23% da applicare al 50% dell’imponibile (ammontare delle provvigioni percepite).
Detta base imponibile potrà essere ridotta al 20% nel caso in cui i percipienti dichiarino ai loro committenti, preponenti o mandanti, di avvalersi in via continuativa nell’esercizio della propria attività dell’opera di dipendenti o di terzi.
In definitiva, se il testo licenziato dal Governo sarà confermato così come inviato al Parlamento per l’iter di approvazione, saranno “prelevate” somme come anticipo sulle imposte:
• alle imprese, per lo più del comparto edilizio, per un importo pari al 3% in più da scontare sulle imposte in dichiarazione, in caso di committenti che intendono usufruire dei bonus edilizi e che effettueranno il cosiddetto “bonifico parlante”;
• agli agenti e broker assicurativi, a cui sarà richiesto un sacrificio (del valore di circa 1,4 miliardi di euro tra 2024 e 2025) con un “alleggerimento” delle provvigioni, da scontare in dichiarazione dei redditi, pari al 4,6% nella migliore delle ipotesi.
Vi terremo informati.
– L. Romano –