Pochi istanti fa è stato pubblicato il Provvedimento che conferma in toto le anticipazioni.
Il neo insediato Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti, aveva già anticipato, in un intervento all’evento “Top 500” organizzato a Napoli, l’emanazione del provvedimento da parte di Agenzia delle Entrate che stabilisce la fruibilità del credito d’imposta per gli investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) Unica del Mezzogiorno in misura piena.
Il citato documento (Provvedimento direttore Agenzia delle Entrate Prot. n. 446421/2024) riporta il contributo al 100% di quanto richiesto in sede di istanza (integrativa) che, in precedenza, era stato fissato al 17,6668% dell’importo richiesto, una percentuale che aveva suscitato preoccupazioni tra gli imprenditori e le associazioni di categoria per la sua limitata efficacia nel favorire nuovi investimenti. L’allora Ministro Raffaele Fitto aveva espresso la necessità di rivedere questa percentuale, sottolineando l’importanza di rendere l’incentivo più attrattivo per le imprese interessate a investire nel Mezzogiorno, con lo stanziamento di nuove risorse aggiuntive.
Infatti, il nuovo procedimento per l’ottenimento del credito d’imposta, con obbligo di presentare nuovamente, in tempi molto più brevi, le istanze precedentemente trasmesse (dal 12 giugno al 12 luglio 2024), a conferma dell’avvenuta ultimazione dell’investimento agevolabile, con tanto di certificazioni ed estremi delle fatture o degli atti di acquisto, pena la decadenza del diritto al contributo, ha consentito un attento e più celere riesame delle istanze (ri)presentate, facendo riemergere l’effettiva percentuale spettante.
Tornando al Provvedimento, l’Agenzia delle Entrate, esaminate le istanze pervenute entro il 2 dicembre 2024 e la disponibilità delle somme stanziate, ha elevato la percentuale del credito d’imposta al massimo consentito dalla normativa vigente.
Le imprese interessate dovranno solo attendere la ricezione della comunicazione di fruizione del credito, per poter poi finalmente beneficiare del credito d’imposta investimenti ZES unica.
Autore: Luigi Romano