L’Aula del Senato, nella giornata di oggi 16 maggio, ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sul DDL di conversione del DL 39/2024, approvando la conversione in legge, con alcune modifiche.

Di seguito una sintesi delle principali novità licenziate dal Senato.

  • Modifica della durata delle detrazioni: le detrazioni per il Superbonus, il Sismabonus e il Bonus Barriere Architettoniche dovranno essere detratte (con utilizzo in dichiarazione dei redditi) in 10 anni, con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2024.
  • Compensazione dei crediti: coloro che hanno beneficiato del Superbonus nel 2024, attraverso la cessione del credito o sconto in fattura, potranno continuare a compensare i crediti in 4 anni per il Superbonus e in 5 anni per il Sismabonus e il Bonus Barriere.
  • Divieto di cessione del credito per le rate residue: è stato introdotto un divieto di cessione del credito per le rate residue per coloro che hanno beneficiato direttamente delle detrazioni.
  • Comunicazione prezzi per gli acquisti dei crediti: le banche e altri istituti finanziari/assicurativi dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate l’acquisto dei crediti a un prezzo pari o superiore al 75% del valore nominale. Diversamente, le detrazioni verranno allungate da 4 a 6 anni dal 2025 in poi.
  • Limitazione della compensazione dei bonus edilizi: dal 2025 sarà limitata, sempre per la stessa platea (banche e assicurazioni) la compensazione dei bonus edilizi con i debiti di cui all’articolo 17, comma 2, lettere e), f) e g), del decreto legislativo n. 241/97 (contributi previdenziali ed assistenziali).
  • Attività di vigilanza e recupero somme da parte dei comuni: le autorità locali avranno il dovere di segnalare alle autorità competenti, come la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate, interventi che hanno portato a detrazioni indebite. I Comuni che effettueranno queste segnalazioni potranno ottenere fino al 50% delle somme recuperate come ristoro per aver partecipato alla lotta all’evasione.

Tornando alle banche, in risposta all’emendamento al DDL in commento (poi approvato dal Senato), hanno ufficializzato proprio stamattina (prima ancora del foto di fiducia, dato per scontato) lo “stop” all’acquisto dei bonus edilizi, affermando che il testo presenta comunque elementi di retroattività che renderebbero difficile la compensazione dei bonus edilizi già acquistati, considerata l’impossibilità, dal 2025 in poi, di compensare i contributi previdenziali ed assistenziali, incidendo indirettamente sulla loro capacità di acquisto ed utilizzo di nuovi crediti.

La parola ora passa alla Camera, per l’approvazione definitiva entro il 28 maggio.

Autore: Luigi Romano

Apri la chat
Ti serve assistenza?
Ciao!
Come possiamo aiutarti?