Appena qualche giorno fa, i principali quotidiani economici titolavano “Proroga al 30 giugno 2024 per gli investimenti 4.0 prenotati nel 2022”, ma quasi nessuno si è accorto che, dall’ultima bozza del 27 dicembre 2023 del D.L. Milleproroghe 2024 alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.L. 215/2023 (Serie Generale n. 303 del 30.12.2023) l’articolo 9Proroga dei termini in materie di competenza del Ministero delle imprese e del made in Italyè stato stralciato.

Tale proroga, tra l’altro prevista a “tempo scaduto”, in quanto il termine ultimo era già spirato il 30 novembre 2023, era importante per le aziende che, avendo prenotato il 31 dicembre 2022 beni agevolabili “Industria 4.0” con sottoscrizione dell’ordine di acquisto e pagamento al fornitore dell’acconto pari al 20%, al fine di vedersi riconosciuto un credito d’imposta del 40% in luogo del 20% previsto per gli investimenti 2023, non erano riuscite a completare tali investimenti entro il 30 novembre scorso, a causa di difficoltà da parte dei fornitori di reperire le materie prime ed i componenti per tali beni, complice il conflitto Russia-Ucraina.

E’ probabile che si porrà rimedio più avanti, magari con il reperimento delle risorse necessarie, a questa mancata proroga, ma resta il fatto che le imprese, ancora una volta, sono costrette a navigare a vista.

Vi terremo informati.

Autore: Luigi Romano

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