Con provvedimento del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 20 aprile 2023 è stato approvato l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito di imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali per l’anno 2022.
Tale credito d’imposta, passato dal 50% inizialmente previsto a poco più del 5% a seguito delle numerose istanze presentate dai contribuenti in ”prenotazione” ed a causa di uno stanziamento insufficiente, ha scoraggiato la maggior parte dei soggetti potenzialmente beneficiari che, a fronte di un contributo di poche centinaia di euro nella maggior parte dei casi rispetto alle attese, avrebbero dovuto procedere alla rendicontazione di tali spese, con l’ennesima istanza e con annessa attestazione sull’effettuazione delle spese sostenute rilasciata da un professionista abilitato, paragonabile ad un vero e proprio ”visto di conformità”.
Ma c’è chi ha comunque ”rendicontato” tali spese, assumendosene l’onere, confidando in una “rinuncia di massa,” e proprio per costoro è giunta una piccola, piacevole, sorpresa.
Infatti, il contributo definitivamente spettante per chi ha “scommesso” è passato dal 5% al 18%; nulla di eccezionale intendiamoci, ma rispetto a quanto potenzialmente assegnato “ante rendicontazione” è davvero tanta roba.