Il Consiglio dei Ministri, anche alla luce degli ultimi dati ISTAT che hanno rivisto al rialzo il deficit relativo al 2023, portandolo al 7,2%, ha approvato ieri 26 marzo un decreto-legge che, tra l’altro, scrive di fatto la parola “fine” per le operazioni di cessione o sconto in fattura relative ai bonus edilizi.

Le disposizioni principali contenute nel decreto includono:

  1. ELIMINAZIONE OPZIONI PER RESIDUE FATTISPECIE: per gli interventi successivi all’entrata in vigore delle nuove norme, vengono eliminate le residue fattispecie per le quali è ancora possibile esercitare l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito in luogo delle detrazioni fiscali.
  2. ESCLUSIONE DELLA REMISSIONE IN BONIS: al termine ordinario per l’esercizio delle opzioni (sconto in fattura o cessione in luogo della detrazione in dichiarazione), previsto per il 4 aprile 2024, non sarà più possibile applicare l’istituto della remissione in bonis, che consentiva la fruizione dei benefici fino al termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi (per quest’anno il termine è fissato al 15 ottobre 2024) con il pagamento di una minima sanzione.
  3. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE E SANZIONI: si introducono misure per acquisire maggiori informazioni riguardanti la realizzazione degli interventi agevolabili. È prevista una sanzione amministrativa di 10.000 euro per l’omessa trasmissione di tali informazioni, con decadenza dall’agevolazione fiscale per i nuovi interventi.
  4. LIMITI ALL’UTILIZZO DEI BONUS: si sospende l’utilizzabilità dei crediti di imposta relativi ai bonus edilizi in presenza di debiti verso l’erario superiori a 10.000 euro, fino a concorrenza dell’importo dovuto, sempreché non siano in corso provvedimenti di sospensione o piani di rateazione non decaduti.
  5. LIMITAZIONI NELLA CESSIONE DEI CREDITI “ACE”: si riduce ad una sola possibilità di cessione dei crediti ACE (Aiuto alla Crescita Economica) e si estende la responsabilità solidale del cessionario alle ipotesi di concorso nella violazione, in caso di sospetta frode. Vengono inoltre ampliati i controlli per prevenire operazioni sospette.

Queste misure, contenute nel Decreto non ancora pubblicato, sono state adottate al fine di garantire una maggiore stabilità dei conti pubblici e di contrastare eventuali abusi o frodi nel sistema delle agevolazioni fiscali.

Nei prossimi giorni, appena pubblicato il testo definitivo, avremo modo di valutarne la portata, anche se il modus operandi è abbastanza simile a quello utilizzato con il Decreto Legge n. 11/2023, poi ribattezzato come il decreto “blocca-cessioni”.

Autore: Luigi Romano

Apri la chat
Ti serve assistenza?
Ciao!
Come possiamo aiutarti?