I contributi o aiuti de minimis subiscono significativi cambiamenti con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Ue 2023/2831 della Commissione europea, dal 1° gennaio 2024. Assonime ha recentemente evidenziato alcune importanti modifiche in una circolare del 5 marzo 2024, tra cui la modifica delle modalità di calcolo dei massimali e l’implementazione dell’obbligo di monitoraggio per gli stati membri.

AUMENTO DEL MASSIMALE PER “IMPRESA UNICA”

Uno degli aspetti più rilevanti del nuovo regolamento è l’aumento del massimale per “impresa unica” da 200mila euro a 300mila euro nell’arco di tre anni. Questo consente alle imprese di beneficiare di un sostegno maggiore rispetto al passato, senza incappare nei meccanismi di controllo previsti per i più rilevanti aiuti di Stato, grazie alla loro modesta entità che non incide sulla concorrenza e sul mercato.

MODALITÀ DI CALCOLO TRIENNALE MOBILE

Una delle novità cruciali, sottolineata da Assonime, riguarda la modalità di calcolo del periodo triennale di monitoraggio. A differenza del passato, in cui venivano considerati l’esercizio finanziario in corso e i due precedenti, il nuovo metodo adotta un approccio su base mobile. Il periodo di tre anni in cui si valuta il rispetto dell’importo massimo degli aiuti de minimis è calcolato a ritroso dalla data di concessione dell’ultimo aiuto de minimis.

Pertanto, esemplificando, in caso di concessione di un contributo (de minimis) in data 8 marzo 2024 andranno sommati tutti i contributi, sempre in de minimis, ricevuti dal 9 marzo 2021 fino all’8 marzo 2024.

OBBLIGO DI MONITORAGGIO PER GLI STATI MEMBRI

Un’altra importante novità riguarda l’obbligo di monitoraggio imposto agli stati membri. A partire dal 1° gennaio 2026, andranno inserite le informazioni relative agli aiuti de minimis concessi in un registro appositamente creato, al fine di semplificare gli obblighi di rendicontazione delle imprese per tali tipologie di contributo.

Autore: Luigi Romano

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