Con una dotazione iniziale di 6,3 miliardi di euro, questa importante misura favorisce il processo di innovazione digitale e sostenibilità energetica per le imprese competitive che sapranno approfittarne.

C’è da dire che, a causa di uno scarso interesse da parte delle imprese (v. TRANSIZIONE 5.0: UNA IMPORTANTE AGEVOLAZIONE CHE STENTA A DECOLLARE), come confermato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la dotazione iniziale potrebbe subire una riduzione delle risorse disponibili a 3 miliardi di euro, per evitare l’ingente stanziamento iniziale resti in buona parte inutilizzato. Tuttavia, questa misura resta un’opportunità strategica per le imprese che vogliono investire in tecnologie avanzate e soluzioni sostenibili.

L’obiettivo principale è quello di favorire l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative che contribuiscano a:

  • Riduzione dei consumi energetici, con una soglia minima del 3% per l’intera struttura produttiva e del 5% per il singolo processo interessato.
  • Digitalizzazione, con l’integrazione di tecnologie avanzate nei processi aziendali per migliorare l’efficienza e la competitività.

Tutte le imprese possono accedere al programma, indipendentemente dal settore o dalla dimensione, purché rispettino i criteri stabiliti.

Grazie al riconoscimento di un credito d’imposta fino al 45%, con un’intensità variabile in base all’investimento e alla riduzione dei consumi energetici, le aziende potranno:

  • Investire in beni strumentali tecnologicamente avanzati, acquistati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.
  • Implementare impianti di energia rinnovabile destinati all’autoconsumo.
  • Formare il personale per garantire le competenze necessarie all’adozione delle nuove tecnologie.

La procedura di richiesta si scompone in sei Fasi:

  1. Prenotazione del credito d’imposta con trasmissione della documentazione iniziale.
  2. Esito della prenotazione, comunicato dal GSE entro cinque giorni.
  3. Conferma del 20% dell’investimento, con invio della prova di pagamento.
  4. Esito della conferma, validato dal GSE entro cinque giorni.
  5. Completamento del progetto, entro il 31 dicembre 2025, con trasmissione della documentazione finale entro il 28 febbraio 2026.
  6. Esito finale, con verifica della documentazione e comunicazione del credito disponibile entro dieci giorni.

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una procedura semplificata, rispetto al passato, per la verifica del risparmio energetico, eliminando alcuni obblighi burocratici che rendevano il processo più complesso.

Infatti, per investimenti sostitutivi di beni già ammortizzati da almeno 24 mesi, si assume un risparmio energetico pari al 3% per l’intera struttura produttiva e al 5% per i processi interessati, garantendo l’accesso all’aliquota minima del 35% e la riduzione dei consumi può essere attestata con documentazione standardizzata, evitando perizie complesse, anche tramite prove fornite dai costruttori o da altri soggetti competenti, sulla base di metodologie riconosciute a livello internazionale.

Il mantenimento del risparmio dovrà essere dimostrato con un indicatore di prestazione energetica (IPE), verificato nei periodi successivi.

Questa semplificazione facilita l’accesso al credito per molte aziende, riducendo il tempo e i costi necessari per la certificazione del risparmio energetico.

Perché il credito d’imposta transizione 5.0 (ante modifiche) non ha ancora riscosso grande appeal?

Nonostante l’importante beneficio per le imprese, il credito d’imposta Transizione 5.0 non ha ancora riscosso grande interesse per le seguenti, principali ragioni:

  • Complessità burocratica: in passato, le procedure di richiesta erano lunghe e onerose, scoraggiando molte aziende dall’accedere agli incentivi.
  • Difficoltà di dimostrazione del risparmio energetico: documentare il risparmio con calcoli tecnici complessi ha reso difficile l’accesso ai fondi per molte imprese.
  • Tempi stretti per l’attuazione: l’obbligo di completare gli investimenti entro il 2025 ha reso difficile per alcune aziende pianificare e realizzare progetti di innovazione.
  • Incertezza normativa: frequenti modifiche e chiarimenti normativi hanno generato confusione tra gli operatori economici.

Grazie alle importanti semplificazioni in precedenza evidenziate, è probabile (ed auspicabile) un rinnovato interesse da parte delle imprese potenzialmente interessate.

Nonostante la (probabile) riduzione dei fondi, Transizione 5.0 rappresenta ancora un’opportunità unica per le imprese. Adottare tecnologie avanzate e sostenibili non solo consente di beneficiare dei crediti d’imposta, ma porta anche a una maggiore efficienza produttiva e un miglior posizionamento competitivo.

Un esempio pratico: un’azienda manifatturiera che investe in macchinari a basso consumo può ottenere molteplici vantaggi:

  • Credito d’imposta fino al 45% per abbattere il costo dell’investimento.
  • Maggiorazione sui costi di impianti a energie rinnovabili.
  • Agevolabili i costi di formazione del personale nel limite del 10% del totale investimenti.
  • Riduzione dei costi operativi grazie a un minor consumo di energia e ad un contributo fino al 10% sulle spese di certificazione.

Suggerimenti utili per accedere al contributo

  • Preparazione ex-ante: strutturare il progetto in anticipo, valutando le tecnologie più adatte e le modalità di accesso agli incentivi con il supporto di esperti.
  • Supporto tecnico: nonostante l’iter richieda documentazione tecnica e certificazioni, con il giusto supporto è possibile gestire il processo in modo efficace.
  • Visione strategica: investire in Transizione 5.0 non significa solo ottenere un beneficio fiscale, ma rendere l’azienda più efficiente, sostenibile e competitiva.

Per concludere, anche con una dotazione quasi dimezzata (se confermata dalla norma), Transizione 5.0 resta un’opportunità unica per innovare i processi produttivi e ridurre l’impatto ambientale. Le modifiche recenti hanno sicuramente reso lo strumento più attrattivo, facilitando le procedure e aumentando la cumulabilità con altri incentivi (Zes, Nuova Sabatini, Certificati Bianchi) e, anche se non resta molto tempo a disposizione, con il giusto supporto e con i consigli forniti si potrà facilmente raggiungere l’obiettivo.

Autore: Luigi Romano

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