Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), il legislatore ha rafforzato le regole in materia di tracciabilità e deducibilità delle spese, introducendo nuovi obblighi e criteri per le imprese. Queste disposizioni, unite agli orientamenti della Corte di Cassazione e alle analisi degli esperti, delineano un quadro normativo abbastanza articolato.
Infatti, a partire dal 2025, saranno deducibili solo le spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili, quali versamenti bancari, carte di credito o debito, e assegni bancari.
Tale obbligo si applica alle seguenti categorie di spese:
– Spese di rappresentanza: Ai sensi dell’art. 108 del TUIR, queste spese includono viaggi aziendali, eventi promozionali, omaggi, feste aziendali e mostre. Le spese devono rispondere a criteri di inerenza, congruità e ragionevolezza rispetto all’attività d’impresa. Le nuove disposizioni richiedono inoltre che siano effettuate esclusivamente con metodi di pagamento tracciabili.
– Rimborsi a dipendenti e autonomi: Le spese per vitto, alloggio, trasporti e trasferte saranno deducibili o esclusi dal reddito solo se tracciabili, eccezion fatta per l’acquisto di biglietti ferroviari, aerei e di autobus di linea, che possono anche essere pagati in contanti. La modifica riguarda gli artt. 51, 54 e 95 del TUIR, evidenziando l’estensione del vincolo di tracciabilità anche ai rimborsi analitici.
– Spese di viaggio: Per essere deducibili, i viaggi aziendali devono includere attività promozionali documentate, come chiarito dalla giurisprudenza recente.
La recente Ordinanza n. 28724 del 7 novembre 2024 della Corte di Cassazione fornisce un chiaro esempio del principio di inerenza nella deducibilità delle spese. Nel caso analizzato, un viaggio a Cuba è stato dichiarato indeducibile poiché privo di documentazione che dimostrasse attività promozionali legate al business aziendale.
La Corte ha ribadito che l’onere della prova sull’inerenza e congruità delle spese ricade sul contribuente e che la semplice regolarità formale delle scritture contabili non è sufficiente per dimostrare la deducibilità.
Riteniamo, per completezza di informazioni, fornire una panoramica delle spese di rappresentanza, regolate dall’art. 108 del TUIR, che comprendono:
- Eventi aziendali: Feste, ricevimenti e mostre finalizzati a promuovere i prodotti o i servizi dell’impresa.
- Omaggi: Regali di valore unitario inferiore a 50 euro, purché coerenti con le pratiche commerciali di settore.
- Viaggi aziendali: Inclusi se accompagnati da attività promozionali significative.
Per essere deducibili, queste spese devono rispettare limiti quantitativi basati sui ricavi aziendali, di seguito indicati:
- 1,5% per ricavi fino a 10 milioni di euro.
- 0,6% per ricavi tra 10 e 50 milioni.
- 0,4% per ricavi superiori a 50 milioni.
Le nuove disposizioni e i requisiti rafforzati avranno un impatto non trascurabile sulle imprese. In particolare, come già evidenziato in un nostro precedente intervento, bisognerà implementare sistemi di pagamento tracciabili e garantire una rigorosa conservazione della documentazione, con inevitabile incremento dei costi in caso di adeguamento dei sistemi che comporti investimenti tecnologici, soprattutto per le piccole e medie imprese.
Autore: Luigi Romano