Complice il magro incasso generato dall’ultima edizione della definizione agevolata delle cartelle di pagamento, riapre il cantiere della rottamazione, con una proroga quasi certa della rata del 31 luglio 2024 che, secondo quanto anticipato da un noto quotidiano economico, potrebbe slittare al 15 settembre 2024.
I tecnici del MEF e di AdER stanno valutando tre ipotesi: la mini proroga appena citata, la rimessione in termini per le rottamazioni decadute e, ipotesi più suggestiva per i tanti contribuenti soffocati dalla moltitudine di cartelle ricevute, una nuova edizione della rottamazione che includerebbe i carichi affidati all’agente della riscossione al 31 dicembre 2023.
Se sulla rimessione in termini dei contribuenti decaduti dalla rottamazione-quater e sulla probabile proroga non dovrebbero esserci grossi problemi, le difficoltà potrebbero presentarsi per una nuova definizione agevolata, estesa ai carichi affidati fino al 31.12.2023, in quanto le coperture di bilancio risentirebbero delle mancate entrate relative alle scadenze dell’attuale piano in essere, rate che verrebbero inevitabilmente sospese per poi essere trasfuse in un nuovo e più ampio piano.
Secondo gli esperti potrebbe funzionare, anche in considerazione dei dati economici registrati nel 2024.
Staremo a vedere.
Autore: Luigi Romano