Quasi al termine della prima giornata in cui è possibile presentare le istanze per l’accesso ai fondi stanziati per il Credito d’imposta investimenti ZES unica, l’Agenzia ha pubblicato (pochi minuti fa) sul proprio sito l’applicativo dedicato a tale misura.
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, nel tardo pomeriggio di ieri, ha approvato il nuovo modello di comunicazione per l’utilizzo del credito d’imposta destinato agli investimenti nelle Zone Economiche Speciali del Mezzogiorno (ZES unica) con provvedimento n. 262747/2024.
I beneficiari del tax credit ZES unica
Le imprese che realizzano investimenti dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 per l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive nella ZES unica possono usufruire del credito d’imposta. La ZES unica comprende le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, e Abruzzo, con aree assistite ammissibili alla deroga dell’articolo 107 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
Quando e come presentare le istanze
A partire dal 12 giugno e fino al 12 luglio 2024, esclusivamente in modalità telematica. Le imprese possono presentare la comunicazione direttamente oppure avvalendosi di un intermediario abilitato.
Per l’invio telematico è stato reso disponibile oggi pomeriggio il software “ZES UNICA” sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Entro cinque giorni dalla presentazione della comunicazione, viene rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico o, in caso di problemi, il motivo dello scarto. È fondamentale che la comunicazione sia inviata entro i termini previsti per evitare lo scarto.
Entro il 22 luglio 2024 l’Agenzia delle Entrate comunicherà, in base alle richieste pervenute ed al plafond disponibile, l’effettiva percentuale di agevolazione, che potrebbe essere inferiore alla percentuale “nominale” indicata per ciascuna regione agevolata.
Utilizzo del credito d’imposta
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
L’ammontare del credito è utilizzabile solo dopo la realizzazione dell’investimento e (novità assoluta rispetto alle precedenti edizioni del Bonus Sud, sovrapponibile all’attuale Bonus ZES unica) la ricezione delle relative fatture elettroniche, di cui andranno indicati gli estremi nell’istanza. Per gli investimenti documentati senza fatture elettroniche o acquisiti tramite contratti di locazione finanziaria, il credito è utilizzabile solo dopo l’autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate, inviata all’esito della verifica documentale della certificazione, effettuata dal Centro Operativo Servizi Fiscali di Cagliari.
Comunicazioni Integrative
Dal 31 luglio 2024 al 17 gennaio 2025, le imprese possono presentare comunicazioni integrative per dichiarare gli estremi degli investimenti realizzati (prenotati entro il 12 luglio 2024). Tali comunicazioni (integrative) si renderanno necessarie per integrare i dati delle fatture elettroniche e delle certificazioni rilasciate da un revisore legale o da una società di revisione (altra novità rispetto al passato).
I richiedenti che hanno validamente presentato la Comunicazione e hanno realizzato investimenti per un ammontare inferiore a quello “prenotato” comunicano all’Agenzia delle entrate, dal 3 febbraio 2025 al 14 marzo 2025, l’ammontare effettivo degli investimenti realizzati e il relativo credito d’imposta maturato secondo le modalità stabilite col provvedimento in commento.
Controlli Antimafia
Le comunicazioni sono soggette a verifiche antimafia nel caso in cui le agevolazioni richieste superino i 150.000 euro e le autorizzazioni alla fruizione, fermo restando quanto chiarito in precedenza, saranno concesse con condizione risolutiva.
Conclusioni
Ci aspettavamo di più. In realtà ci sono molti quesiti a cui non è stata fornita alcuna risposta, considerando la portata innovativa della norma, come ad esempio l’incidenza degli investimenti in terreni ed immobili strumentali (massimo 50% del totale degli investimenti agevolati) ed alle modalità di calcolo.
Staremo a vedere nei prossimi documenti di prassi, sperando che giungano presto, considerato il breve tempo a disposizione per la “prenotazione” dei fondi.
Autore: Luigi Romano