Dal 1° marzo al 2 aprile (termine prorogato), è possibile presentare la “Comunicazione per l’accesso” al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali relativi all’anno 2024, utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. L’accesso è garantito mediante il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), la Carta d’Identità Elettronica (CIE), o, in determinati casi, tramite le credenziali Entratel o Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle Entrate.

DI COSA SI TRATTA

Questa misura agevolativa è destinata a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, inclusa la pubblicità online (articolo 57-bis, Dl 50/2017). Dal 2023, per usufruirne, è necessario che la somma degli investimenti pubblicitari superi almeno dell’1% l’importo corrispondente agli stessi investimenti dell’anno precedente.

L’incentivo consiste in un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari effettuati. Questo beneficio è concesso nel rispetto del limite massimo dello stanziamento annuale e delle normative dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis”. In caso di richieste che superano le risorse disponibili, queste sono distribuite proporzionalmente tra tutti coloro che hanno diritto al bonus.

PER QUALI INVESTIMENTI

Sono ammessi gli investimenti pubblicitari effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla categoria stampa (anche on line), con una dotazione finanziaria (tetto di spesa) di 30 milioni di euro.

In definitiva, il bonus in commento rappresenta una importante opportunità per gli imprenditori che mirano a promuovere la crescita delle proprie imprese e, nel contempo, favorire lo sviluppo di alcuni mezzi di informazione, come la stampa (anche in versione digitale).

Autore: Luigi Romano

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