Come anticipato in un nostro precedente intervento, in attesa della procedura automatizzata per l’ottenimento del Codice Identificativo Nazionale, in relazione agli affitti brevi ed alle locazioni turistiche, rammentiamo gli adempimenti introdotti dalla Legge di Bilancio del 2024 e dal decreto “Anticipi”.

Le principali novità includono:

– Incremento della tassazione: a partire dal secondo immobile, la cedolare secca passa dal 21% al 26% in caso di attività non svolte in forma imprenditoriale.

– Nuovo codice identificativo nazionale (CIN): si introduce l’obbligo di richiedere ed “esporre” un nuovo CIN per le unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi o turistiche. Questo codice sarà assegnato dal Ministero del Turismo tramite un’apposita procedura automatizzata (non ancora disponibile).

Procedura per ottenere il CIN: il locatore dovrà presentare una domanda, tramite il portale telematico del Ministero del Turismo, corredata da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

– Obbligo di esposizione del CIN: dopo l’assegnazione del CIN, il locatore è tenuto a esporre il codice all’esterno dello stabile e a indicarlo in ogni annuncio pubblicato.

– Sanzioni per mancata conformità: sono previste sanzioni pecuniarie per la mancata richiesta del CIN e per la mancata esposizione o indicazione del codice. La sanzione può variare in base alle dimensioni della struttura o dell’immobile.

– Obblighi per intermediazioni immobiliari e portali telematici: anche gli intermediari immobiliari e i gestori di portali telematici devono indicare il CIN nelle loro pubblicazioni.

– Requisiti di sicurezza: Si richiede che le unità immobiliari utilizzate per l’attività siano dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio, oltre a estintori portatili a norma di legge.

– Attestazione di sicurezza degli impianti: L’attestazione riguardante la sicurezza degli impianti deve essere fornita solo dai gestori di attività di locazione in forma imprenditoriale.

In attesa della procedura per l’ottenimento del CIN, che sarà poi raccordato con i CIR (Codici Identificativi Regionali) già in possesso degli operatori, consigliamo di valutare l’adozione, giocando d’anticipo, delle misure di sicurezza richieste dalla norma, soprattutto per i soggetti che svolgono tale attività in forma imprenditoriale

Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza avranno il compito di effettuare analisi di rischio fiscale, per individuare coloro che affittano casa con contratti brevi al fine di inserirli, se del caso, in apposite liste da sottoporre a controlli incrociati sulla corretta esposizione del CIN.

Autore: Luigi Romano

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