Un piccolo regalo di Natale è in arrivo per i pensionati italiani, che vedranno i loro assegni mensili aumentare a partire dal 1° dicembre 2023 grazie a un conguaglio anti-inflazione. Questa misura è stata decisa dal Governo e inserita nel cosiddetto “decreto Anticipi”.

Il conguaglio, pari allo 0,8%, servirà a completare il recupero dell’inflazione effettiva dell’anno 2022, che è stata stimata all’8,1%.

La rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione era già stata introdotta all’inizio del 2023, con un aumento stimato al 7,3%. Quindi, un assegno mensile di 1.000 euro è aumentato a 1.073 euro all’inizio dell’anno. Con l’ulteriore conguaglio del 1° dicembre, l’assegno raggiungerà 1.081 euro, completando la rivalutazione basata sull’inflazione del 2022.

Questo aumento non si limita al solo mese di dicembre; con il conguaglio, verranno anche pagati gli arretrati per le mensilità precedenti, a partire dal 1° gennaio 2023.

Va notato che non tutte le pensioni riceveranno un conguaglio della stessa entità. La percentuale di rivalutazione è inversamente proporzionale all’importo dell’assegno pensionistico. La legge di bilancio approvata alla fine del 2022 aveva introdotto limiti alla rivalutazione delle pensioni al 100%, e questi limiti rimangono in vigore.

La rivalutazione completa al 100% è garantita solo per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (pari a 2.101,52 euro lordi al mese). Le percentuali di rivalutazione per fasce di reddito introdotte nel 2022 variano in base all’importo dell’assegno pensionistico.

Inoltre, il meccanismo di indicizzazione delle pensioni potrebbe subire cambiamenti nel 2024, con l’intenzione del governo di penalizzare ulteriormente le pensioni più alte e incrementare quelle di importo minimo. Ad esempio, la rivalutazione per la fascia tra 4 e 5 volte il minimo potrebbe salire dal 85% al 90%. Al momento, si sta discutendo anche la possibilità di aumentare le pensioni minime, con l’obiettivo di farle superare i 600 euro al mese per i pensionati di età superiore ai 75 anni, che dovrebbero beneficiare di un incremento del 6,4%. Potrebbero essere previsti aumenti dell’1,5% anche per gli assegni degli over 65.

Per ulteriori dettagli e conferme su queste possibili modifiche, dovremo attendere il testo finale della nuova legge di bilancio. Nel frattempo, i pensionati possono guardare con ottimismo ai miglioramenti previsti nei loro assegni pensionistici a partire dal prossimo dicembre, soprattutto per le fasce più deboli.

– L. Romano –

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