Il 16 ottobre 2023, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al ddl di Bilancio per il 2024 e alle prime disposizioni in attuazione della legge delega fiscale.
Vediamo insieme quali saranno, se approvati definitivamente, i cambiamenti sul fronte lavoro, sia per le imprese che per i lavoratori.
Taglio del Cuneo Fiscale Prorogato al 2024
Un importante beneficio per i lavoratori dipendenti è stato prorogato fino al 2024. Si tratta dell’esonero parziale contributivo applicato nel 2023, che ha ridotto i contributi a carico del dipendente in base al reddito. Nel 2023, questa misura prevedeva un’esenzione del 2% se la retribuzione imponibile non superava i 2.692 euro al mese e del 3% se non superava i 1.923 euro al mese. Il Decreto Lavoro ha innalzato le aliquote al 6% e al 7% per il periodo dal 1 luglio al 31 dicembre 2023. Questi cambiamenti non hanno influito sulla tredicesima.
Fringe Benefit strutturale
Le modifiche apportate alla soglia di non imponibilità dei fringe benefit erogati nel 2023 diventeranno strutturali nel 2024. Tuttavia, le soglie di non imponibilità saranno le seguenti: per i lavoratori con figli, il tetto di non imponibilità sarà di 2.000 euro (anziché 3.000 euro), mentre per tutti gli altri sarà di 1.000 euro (anziché 258,23 euro).
Agevolazione per Premi di Produttività
Proroga anche per il 2024 dell’imposta sostitutiva del 5% (su un importo massimo di 3.000 euro annui lordi) per i premi legati a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione nel settore privato, concessi ai lavoratori con un reddito da lavoro dipendente inferiore a 80.000 euro prima dell’erogazione.
Revisione delle Aliquote Irpef
Per il solo anno 2024, vi sarà una riduzione a 3 scaglioni di reddito per l’applicazione progressiva dell’Irpef.
La nuova disciplina (transitoria) prevede i seguenti scaglioni:
- Fino a 28.000 euro: aliquota Irpef del 23%.
- Oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro: aliquota Irpef del 35%.
- Oltre 50.000 euro: aliquota Irpef del 43%.
Queste modifiche, sebbene parziali in determinati casi, considerata la delega per la riforma fiscale ancora non attuata, prorogheranno o addirittura renderanno strutturali alcuni importanti incentivi per il mondo del lavoro. Resta da vedere come queste disposizioni verranno attuate, se non modificate durante l’iter di approvazione della Manovra 2024 e come influiranno, concretamente, sulla realtà economica del paese.
– L. Romano –