Al fine di mitigare gli impatti finanziari derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti, è stato previsto uno stanziamento di 300 milioni di euro per l’anno 2023, di cui 200 milioni per gli autotrasportatori in conto terzi, 85 milioni per quelli in conto proprio e 15 milioni per il trasporto viaggiatori, da concedere sotto forma di credito d’imposta.
Il 9 agosto sono stati firmati i decreti attuativi, per dare corpo a questa nuova agevolazione, per un comparto messo a dura prova dai rincari dei carburanti.
Per l’autotrasporto merci, il credito di imposta è rivolto alle imprese che utilizzano veicoli di categoria euro V o superiori con massa complessiva di almeno 7,5 tonnellate, con un credito pari al 28% delle spese sostenute nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto di gasolio, verificabili tramite fatture d’acquisto (al netto dell’IVA).
Per il settore del trasporto persone, il credito di imposta è disponibile per le imprese iscritte nel Registro elettronico nazionale (REN), con un credito pari al 12% delle spese sostenute nel secondo semestre del 2022 per l’acquisto di carburante (sempre al netto dell’IVA).
Tali crediti di imposta sono cumulabili con altre agevolazioni che riguardano gli stessi costi, purché questo non porti al superamento del costo sostenuto, come previsto dalle norme comunitarie.
Inoltre, come accade per determinate tipologie di aiuti, tali crediti d’imposta non saranno soggetti ad alcun tipo di tassazione.
Le richieste dovranno essere presentate attraverso una piattaforma informatica dedicata, i cui dettagli saranno resi noti attraverso successivi decreti direttoriali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.