L’approvazione del disegno di legge di ratifica del Protocollo addizionale alla Convenzione di Ginevra del 19 maggio 1956, relativo al contratto di trasporto internazionale di merci su strada, introduce il documento di trasporto in formato elettronico (E-Cmr), in linea con gli obiettivi prefissati nel PNRR verso la modernizzazione e digitalizzazione del sistema di trasporto e logistica del Paese.
In effetti l’Italia era uno dei pochi Stati che non aveva ancora ratificato l’accordo e, complice l’impegno assunto con l’Europa, si è deciso di rimediare a questo “ritardo”.
L’introduzione dell’E-Cmr semplificherà notevolmente le procedure per gli operatori e contribuirà a ridurre le frodi e i fenomeni elusivi nel trasporto di merci su strada.
La non modificabilità dei documenti informatici garantirà maggiore sicurezza e validità delle informazioni in essi contenute, eliminando il rischio di alterazioni fraudolente.
Anche nel campo fiscale si avranno importanti riflessi, poiché l’amministrazione finanziaria, avendo accesso a tali documenti “immodificabili”, potrà svolgere controlli più efficaci e accurati riguardo alle operazioni intracomunitarie, alle importazioni e alle esportazioni, semplificando la determinazione dell’assoggettabilità a IVA e dei dazi doganali.