Il nuovo avviso pubblico del Ministero del Turismo riguardante il Fondo per il turismo sostenibile, riassunto di seguito nei punti chiave:
– Richiesta: sarà possibile presentare le richieste di finanziamento dal 17 luglio al 9 settembre 2023 per l’anno 2023.
– Beneficiari: potranno richiederlo, tra l’altro, alberghi, strutture per brevi soggiorni, aree di campeggio, ristoranti, noleggio di autovetture e veicoli leggeri, noleggio di attrezzature sportive e ricreative, agenzie di viaggio e tour operator, attività di trasporto passeggeri, attività sportive, gestione di stabilimenti balneari e termali, ecc.
– Dotazione del fondo: Il Fondo per il turismo sostenibile ha una dotazione di 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Lo scopo del fondo è sostenere interventi che promuovano l’ecoturismo e il turismo sostenibile, minimizzando gli impatti economici, ambientali e sociali, generando reddito e occupazione e preservando gli ecosistemi locali.
– Ecoturismo: La definizione di “ecoturismo” incorpora aspetti legati al rispetto delle comunità locali e allo sviluppo economico stabile, oltre alla soddisfazione del turista.
– Spese ammissibili: Le spese funzionali al progetto che possono essere finanziate includono opere edili, spese di progettazione, acquisto di impianti, macchinari, arredi, hardware e attrezzature nuove, nonché costi per servizi di consulenza e sostegno all’innovazione.
– Contributo finanziario: Il costo totale ammissibile del progetto deve essere compreso tra 50.000 euro e 200.000 euro e l’entità del contributo erogato non potrà superare il 50% del totale delle spese ammissibili, nel rispetto del “de minimis” già impegnato dall’impresa richiedente.
– Iter di presentazione delle domande: Le domande di finanziamento andranno presentate tramite una piattaforma informatica dedicata, che sarà resa nota a breve con un provvedimento del Ministero del turismo, accessibile dalle ore 12.00 del 17 luglio 2023 alle ore 12.00 del 9 settembre 2023.
La domanda dovrà essere corredata da un’autocertificazione sul rispetto dei requisiti di ammissibilità e da una proposta descrittiva del progetto.

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