Il Governo, con l’obiettivo di stimolare gli investimenti e l’occupazione, ha previsto una serie di incentivi per le imprese, delineate nella delega fiscale, con diversi elementi chiave.
Si parte da una super deduzione (stile superammortamento) con una deduzione potenziata dei costi per investimenti ad alta efficienza e, novità assoluta, per i costi legati alle nuove assunzioni.
Anche se i dettagli non sono ancora stati definiti, la misura appena accennata rappresenterà un’alternativa a un’aliquota IRES ridotta, ipotizzata intorno al 15%, rispetto a quella standard del 24%, applicabile alle imprese che assumono e che realizzano investimenti qualificati.
Naturalmente, gli utili distribuiti o utilizzati per scopi estranei all’attività aziendale quasi certamente non potranno godere dell’aliquota ridotta.
Si procederà anche verso l’eliminazione dell’IRAP con priorità alle società di persone e studi associati, che sarà sostituita dall’introduzione di una sovraimposta a carico delle sole società di capitali, in luogo dell’Irap, con una base imponibile più bassa nella maggior parte dei casi, con meccanismi ancora non noti.
L’introduzione di queste riforme rappresenta una sfida significativa e molto ambiziosa, così come il percorso accelerato verso la tassazione minima globale.
Si mira infatti ad introdurre una “global minimum tax” dovuta da tutte le imprese, localizzate in Italia, di un gruppo multinazionale o nazionale soggette a una bassa imposizione. Dato i tempi stretti per la sua attuazione a partire dal 1° gennaio 2024, la legge delega fornirà le indicazioni operative da includere nella legge di bilancio per il prossimo anno.

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