Come anticipato in una nostra precedente “news” del 6 dicembre 2022, in Europa si lavora per istituire una fattura elettronica allargata a tutti i Paesi membri, con la creazione di un unico documento elettronico, anche al fine di monitorare efficacemente le transazioni commerciali per prevenire le frodi IVA.
Sarà istituito, a quanto sembra di capire, un Servizio di Interscambio europeo, con contestuale abolizione delle dichiarazioni riassuntive, ad oggi obbligatorie.
Ed è proprio a seguito della Direttiva UE 2006/112/CE e, in particolare, della proposta di modifica COM (2022) 701 dell’8 dicembre 2022, che l’obbligo di fatturazione elettronica UE scatterà per tutti i Paesi membri dal 1° gennaio 2028, con un regime provvisorio che consentirà ai singoli Stati dell’Unione di anticiparne l’introduzione, come ad esempio la Polonia, che ha già dichiarato di essere pronta dal 1° gennaio 2024.
Vi sarà l’esigenza di uno scambio di documenti elettronici in un formato diverso dall’attuale file XML e di un sistema diverso da SdI, attualmente utilizzato dall’Italia.
Infatti, dovrà essere assicurata, col nuovo formato previsto, l’emissione, la trasmissione e ricezione dei documenti contenenti d.d.t., ordini, conferme d’ordine, contratti, ecc.
La fattura elettronica europea diventerà presto realtà, con l’obiettivo primario di porre un argine all’evasione IVA in ambito unionale.

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