Il 7 giugno è stato approvato un emendamento al Decreto Lavoro (nell’iter di conversione in legge) che introduce un importante beneficio per le famiglie che assumono o trasformano a tempo indeterminato contratti di lavoro domestico per la mansione di assistente a persone anziane non autosufficienti con più di sessantacinque anni.
Il sostegno economico consiste in un esonero contributivo del 100% per gli anni 2023, 2024 e 2025, con un massimo di 3.000 euro annui.
Il beneficio non spetta nel caso in cui tra il medesimo lavoratore e il medesimo datore di lavoro (o persona del suo nucleo familiare) sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di due anni.
Inoltre, il beneficio non spetta in caso di assunzione di parenti o affini, a meno che il contratto riguardi specificamente le mansioni di assistenza a persone anziane non autosufficienti puntualmente individuate dall’articolo 1, comma 3, secondo periodo, del D.P.R. n. 1403/1971 (invalidi civili, di guerra, del lavoro, per cause di servizio, ecc.).
L’assistenza agli anziani è spesso un impegno a tempo pieno e può rappresentare una vera e propria “sfida finanziaria” per molte famiglie.
Questo incentivo contribuirà certamente ad “alleggerire sensibilmente” il carico in termini contributivi, nel rispetto delle regole appena evidenziate.