L’INPS, con il messaggio n. 1932 del 24 maggio 2023, fornisce le indicazioni per applicare la riduzione contributiva in relazione all’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023.
Tale misura straordinaria, prevista dal decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, nasce col preciso scopo di rendere più pesante il “netto in busta” dei lavoratori dipendenti colpiti dalla perdita di potere d’acquisto, con una “dote” di circa 5 miliardi di Euro.
Ma quanto varrà tale esonero, in busta paga, per i lavoratori dipendenti, da luglio a dicembre?
In base ad alcune simulazioni, è ragionevole attendersi i seguenti incrementi mensili:
– per retribuzioni annue fino a 25mila euro, l’aumento “ipotizzato” in busta paga sarà di circa 70-80 euro mensili;
– per retribuzioni annue oltre i 25mila e fino a 35mila euro, l’aumento “ipotizzato” in busta paga sarà di circa 90-100 euro mensili.
Secondo i sindacati, questa misura è insoddisfacente sia per importo che per durata, anche se il governo, ad onor del vero, sta valutando la possibilità di rifinanziarla o di renderla addirittura strutturale.
Tuttavia, se si considera che le risorse per rendere strutturale una simile agevolazione si aggirerebbero intorno ai 12 miliardi di euro l’anno, mantenere una simile promessa sarà un’impresa ardua, considerando l’attuale situazione dei conti pubblici.
Ne sapremo di più nella prossima Legge di Bilancio.