Il Decreto Lavoro (Dl 48 del 4 maggio 2023), rappresenta un importante cambio di passo del governo per affrontare la disoccupazione giovanile.
Il sostegno offerto ai datori privati che assumono giovani under30 che non studiano e non hanno un impiego (Neet) è significativo: per un periodo di 12 mesi, i datori privati riceveranno un incentivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda dei giovani assunti, per assunzioni dal 1° Giugno al 31 dicembre 2023. Questo incentivo può produrre, secondo la relazione tecnica, circa 70mila nuove assunzioni di giovani under30 nel 2023.
È importante notare che l’incentivo favorisce non solo le assunzioni a tempo indeterminato, ma anche l’apprendistato professionalizzante o cosiddetto “di mestiere”, mentre non si applica ai rapporti di lavoro domestico.
È previsto il cumulo con altri esoneri, incluso l’esonero triennale per le nuove assunzioni stabili di under36. In caso di cumulo, l’incentivo Neet è riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda per ogni giovane Neet assunto.
Ma il Decreto Lavoro non si ferma qui: anche i fruitori del nuovo Assegno di inclusione, che sostituirà il Rdc dal 1° gennaio 2024, possono beneficiare di incentivi in caso di assunzione.
In particolare, se l’assunzione è a tempo indeterminato, il datore riceverà uno sgravio contributivo per 12 mesi al 100%, entro il limite di 8mila euro annui.
Se l’assunzione è a termine o stagionale, lo sgravio di 12 mesi è al 50%, entro un limite di 4mila euro annui.
Tale incentivo vale anche per gli “occupabili”, la nuova misura di supporto per la formazione e il lavoro.
Ai beneficiari dell’Assegno di inclusione viene offerto anche un incentivo all’autoimprenditorialità; infatti, se avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o cooperativa, entro i primi 12 di fruizione del beneficio, possono ricevere un incentivo addizionale pari a sei mensilità della prestazione, nel limite di 500 euro mensili.