Per la predisposizione del bilancio relativo al 2022 valgono le regole ordinarie in termini di continuità aziendale, ancor più fondamentali a seguito dell’obbligo di dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.
Secondo i principi contabili nazionali, nella fase di preparazione del bilancio, la governance aziendale deve effettuare una valutazione prospettica della capacità dell’azienda di continuare a costituire un complesso economico funzionante, destinato alla produzione di reddito per un “prevedibile” arco temporale futuro, pari ad almeno 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.
Nel caso in cui dovesse emergere un segnale o un alert che potrebbe compromettere la continuità, sarà necessario che nelle valutazioni di bilancio se ne tenga conto, soprattutto nel caso non vi siano ragionevoli alternative alla cessazione dell’attività, pur non essendo state ancora accertate le cause di scioglimento della società.
Le poste di bilancio, anche se valutate con la prospettiva della continuazione dell’attività, dovranno tener conto del limitato orizzonte temporale “residuo”.
Per evitare sorprese, gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, quali strumenti strategici a disposizione degli imprenditori attenti, non dovranno mai mancare nella “cassetta degli attrezzi”, sia per misurare la continuità aziendale che per correggere eventuali rischiosissime e silenti derive nella gestione che, se non prese in tempo, potrebbero arrecare danni talvolta irreparabili.